Quando si sente parlare di durezza dell’acqua, la maggior parte delle persone pensa si faccia riferimento al calcare presente al suo interno e che deteriora gli elettrodomestici. In realtà non è così.
La durezza dell’acqua indica il livello di calcio e magnesio presenti all’interno dell’acqua stessa. In base alla provenienza dell’acqua (sotterranee o di falda), ci sono maggiori o inferiori concentrazioni dei due elementi nominati in precedenza.
Le acque sono considerate potabili se presentano una durezza tra 15 e 50 gradi francesi.
Ecco l’elenco delle acque in corrispondenza al grado di durezza:
- fino a 4°F: molto dolci
- da 4°F a 8°F: dolci
- da 8°F a 12°F: mediamente dure
- da 12°F a 18°F: discretamente dure
- da 18°F a 30°F: dure
- oltre 30°F: molto dure
Durezza dell’acqua: come influisce sulla salute e sugli elettrodomestici
Se l’acqua presenta una notevole durezza, che va dai 25° f in su, ciò influisce negativamente sulla salute perché significa che sono presenti residui di calcare o calcio carbonato, ed influisce negativamente sugli elettrodomestici (come caldaie, lavatrici ecc.) perché le tubazioni si corrodono con maggiore facilità.
Per salvaguardare salute e tubazioni è stato stabilito un parametro da Gruppo CAP, secondo cui l’acqua potabile deve essere di qualità per la nostra salute e deve proteggere impianti e tubature.
Per eliminare il problema del calcare, esiste il sistema dell’addolcimento delle acque. In particolar modo consigliamo gli addolcitori Lindsay Orobica:
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